Renfield: combattere i propri demoni
Renfield è uno dei personaggi del romanza Dracula scritto da Bram Stocker. Il personaggio nel libro fa la sua comparsa come paziente del manicomio del dottor Seward e dopo essere diventato schiavo del Conte, per poi ribellarsi. Personaggio quello di Renfield che ha avuto grande successo soprattutto al cinema, divenendo uno dei protagonisti dei classici dell’horror della Universal.
Ora il personaggio torna al cinema con la horror comedy Reinfield, che ha il volto di Nicholas Hoult. Al suo fianco troviamo Nicolas Cage nei panni del Conte Dracula e Awkwafina in quelli della poliziotta Rebecca Quincy. Completano il cast Ben Schwartz, Adrian Martinez e Caroline Williams.
Vita da famiglio
All’inizio del 20°Secolo l’avvocato inglese Robert Montague Renfield si reca in Transilvania per concludere un accordo con il Conte Dracula. un viaggio che nei piani dell’avvocato l’inglese avrebbe dovuto conferirgli prestigio, dimostrando il suo valore, ma che invece lo tramuterà nel famiglio del nobile romeno.
Novant’anni dopo Renfield continua ad occuparsi dei bisogni del suo padrone, ma le cose non più semplici come una volta. Non solo le finanze sono ormai agli sgoccioli ma anche trovare sangue di qualità è divenuto difficile. Senza contare che il povero ex avvocato inizia ad essere stanco del suo ruolo.
Dove aver cambiato per l’ennesima volta città, Renfield è ancora a caccia di vittime e decide di procurarsele prendendo parte ad un gruppo di auto-aiuto di persone che cercano di uscire da una relazione tossica. Proprio grazie a loro il gentiluomo inglese capisce di essere impelagato da almeno un secolo in una relazione tossica dalla quale deve uscire al più presto. A dargli forza anche l’incontro con l’incorruttibile agente di polizia Rebecca Quincy.
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Relazione tossica
Quando si pensa a Renfield e al suo rapporto con Dracula si pensa in automatico ad una relazione tra padrone e servo, dove quest’ultimo si dedica anima e corpo alle necessità del primo. Analizzando però tale rapporto ci si rende conto come quella tra il conte ed il suo famiglio non sia una relazione non propriamente sana e da questa riflessione una decina di anni fa il fumettista Robert kirkman (creatore di The Walking Dead e Invincible) ha scritto il soggetto su cui il film si basa.
Non c’è da stupirsi quindi se il film inizi con Renfield che partecipa ad una seduta di auto-aiuto. Capitato con l’intento di trovare vittime per il suo padrone, piano piano il protagonista si rende di quale sia veramente la situazione in cui si trova. Le sue vittime si rivelano essere quindi i suoi “salvatori”. Resosi quindi conto di essere in una relazione tossica a tutti gli effetti, Renfield decide di riprendere le redini della sua vita e di tornare a dedicarsi a sé stesso, tralasciando i bisogni di Dracula. Cosa potrebbe andare storto?
Grazie alla discreta sceneggiatura scritta da Ryan Ridley il film risulta essere un mix abbastanza riuscito di horror splatter, comedy e poliziesco. Sin dai primi minuti si ride di gusto e ci si diverte, anche grazie a battute e situazioni esilaranti. Tra citazioni ai classici dell’horror Universal con Bela Lugosi, altri film di genere e alla grande quantità di scene d’azione di certo non ci si annoia.
Merito anche dei due protagonisti. Nicholas Hoult restituisce al meglio un famiglio ormai stanco della sua routine, di mangiare insetti e di rimediare alle carneficine del suo padrone. Nicolas Cage è semplicemente perfetto nei panni del noto vampiro. Un padrone autoritario e bramoso letteralmente di sangue e di potere e vendicativo quando non ottiene ciò che vuole.
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Un classico moderno
Renfield ha dalla sua il grande pregio di non prendersi sul serio, anzi gioca il filone e con lo spettatore, mettendo subito in chiaro come a farla da padrone sia la comicità, spesso demenziale. Tra flashback che ci mostrano come Renfield sia divenuto il famiglio di Dracula, combattimenti con i cacciatori di vampiri e i problemi dell’era moderna il film cerca di dare un approccio moderno ad un classico.
Operazione in parte riuscita, anche grazie alla decisione di mettere al centro della storia un personaggio secondario e far diventare Dracula l’antagonista. La verità però è che ci riesce solo a tratti. Se nella prima parte a farla da padrone sono l’ironia e lo splatter, con il passare dei minuti questi lasciano post al genere poliziesco e ad una trama più seria, fatta di vendetta e corruzione.
Reinfield rientra nel filone di film che vorrebbe essere tante cose contemporaneamente ma senza riuscirci, perdendosi per strada ma riuscendo comunque ad arrivare a destinazione. Sicuramente una trama più unitaria e meno scontata avrebbe giovato, così come il decidere di mantenere lo stesso registro per tutta la durata ma riesce ugualmente nel suo intento primario di intrattenere e divertire. Interessante.
Reinfield al cinema dal 25 maggio con Universal Pictures.