Elemental: quando gli opposti si attraggono

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Dopo essere stato presentato in anteprima alla 76esima edizione del Festival di Cannes, mercoledì 21 giugno arriva finalmente nei cinema italiani Elemental, nuovo film Disney e Pixar. Diretto da Peter Sohn (Il viaggio di Arlo) vede il cast vocale italiano composto da Valentina Romani (Ember), Stefano De Martino (Wade), Serra Yilmaz (Cinder).

La storia ambientata ad Element City, città in cui i quattro elementi vivono, e vede protagonista la focosa Ember. Figlia di immigrati della Terra Fuoco, vive nel quartiere di Fire Town dove gestisce un negozio insieme ad i genitori. La sua vita verrà stravolta dall’arrivo di Wade, emotivo ispettore idraulico. Un incontro fortuito e inizialmente tutt’altro che idilliaco, che però avvicinerà i due cambiandone il destino di entrambi.

Andare oltre i preconcetti

Elemental

Gli elementi non si mischiano“, su questo concetto semplice e all’apparenza stereotipato pone le sue basi Elemental, film che narra più di quel che mostra. Perché il regista Peter Sohn si basa sulla sua vita – nato in America da genitori immigrati dalla Corea – per raccontare una storia di integrazione, accettazione e di sogni. Una storia in cui la protagonista è l’alter ego del regista, figlia di due mondi, divisa tra tradizione e modernità e schiacciata da un’eredità che non sente sua.

Il film mette in tavola tutte le carte tipiche di una storia che ha per protagonista una figlia di seconda generazione. Cresciuta con il rispetto delle tradizioni della terra natia dei genitori da una parte e con la cultura della terra in cui è nata dall’altra. Una vita quella di Ember e della sua famiglia che inizia quando i suoi genitori decidono di lasciare l’inospitale Terra del Fuoco verso un futuro migliore in una nuova nazione, che inizialmente non li vuole. Non a caso si stabiliranno in un quartiere periferico di Element City, che presto sarà popolato solo da persone di fuoco. Un vero e proprio ghetto in cui crescere si in tranquillità e tra simili ma isolati dal resto della città.

Un’isolamento che riguarda in qualche modo tutti gli elementi che vivono ad Element City, perché gli elementi non si mischiano. Una barriera eretta per paura, perché nessuno sa cosa potrebbe succedere a mischiarsi. Proprio così come avviene nella società odierna, la paura per il diverso e ciò che non si conosce fa alzare muri di preconcetti difficili da abbattere.

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Aspettative e sogni

Elemental

Ecco quindi che Amber, Wade e tutti gli abitanti di Elemental sono una metafora della società odierna. Immigrati, figli di seconda generazione, abitanti natii e via dicendo, sono tutti rappresentati dell’America odierna e non solo. Una società che ancora oggi è diffidente nei confronti di chi arriva e che ha nelle tradizioni l’unica e sola via.

Una storia che pone le sue basi anche sul dualismo tra le aspettative e i sogni. Eterno dualismo quello tra cosa i genitori si aspettano dai figli e i sogni che questi vorrebbero realizzare. Una dicotomia difficile da affrontare e che spesso porta ad incomunicabilità ed incomprensioni. Proprio questi due aspetti sono temi portanti di Elemental. Non è un segreto che il dialogo tra le generazioni sia qualcosa di difficile e quando avviene spesso è un confronto a dir poco esplosivo.

Il film ha il pregio di affrontare tutti questi argomenti senza filtri, mostrando le emozioni di tutti i suoi protagonisti in maniera genuina e senza facile retorica. I personaggi di Elemental sono persone a tutto tondo con pregi e difetti.

Una fiamma annacquata

Elemental

Non tutto però funzione in Elemental . Se la sceneggiatura ha il pregio di restituirci personaggi veri e in cui è facile riconoscersi, dall’altra presenta una storia che fa acqua in più punti. Il pericolo che Elemental City corre è si reale ma ha la sola funzione di motore dell’azione, resta sullo sfondo. Così come il world building del film. Di Elemental City e della sua società vediamo e conosciamo il minimo indispensabile, quanto basta per farci capire i caratteri dei due protagonisti.

Una storia che riesce senza dubbio a divertire ed intrattenere ma che non riesce appieno nel suo intento. Complice anche i tanti argomenti trattati, che spesso si perdono per strada, e la velocità con cui determinati archi narrativi vengono raccontati.

Nonostante ciò, Elemental è un film capace di emozionare e di scaldare il cuore dello spettatore che si ritroverà in un mondo si fantastico ma più realistico che mai e che ci mostra come spesso gli opposti non solo si attraggono, ma si completano.

Elemental al cinema dal 21 giugno con Walt Disney Studios

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Emanuele Bianchi

Appassionato di cinema, fotografia, teatro e musica sin da piccolo decide di farne il suo lavoro. Miyazakiano convinto, tanto da incentrare la sua tesi sul suo cinema, e divoratore di anime tanto da volere Eikichi Onizuka come professore al liceo, è uno Jedi come suo padre prima di lui e “nato pronto” e sì, anche un inguaribile nerd (pollice verso per coloro che non colgono le citazioni). Laureato in cinema presso il DAMS di Roma 3 e diplomato in fotografia presso il CST, negli anni ho collaborato con varie testate web di cinema. Giornalista pubblicista iscritto all'albo. Sempre in movimento, perennemente in ritardo. Co-Fondatore di PopCorn Society.

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