Raya e l’Ultimo Drago: il nuovo avvincente e divertente classico Disney

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Dopo una lunga gestazione e rinvii dovuti alla pandemia di Coronavirus, il 5 marzo del 2021 è arrivato in esclusiva su Disney+ Raya e l’Ultimo Drago, 59° classico Disney diretto da Don Hall e Carlos López Estrada. Il film ha purtroppo saltato l’uscita in sala a causa della pandemia.

Il film nella versione italiana vede il cast vocale composto da Luisa Ranieri, Jun Ichikawa, Paolo Calabresi e Vittoria Schisano. Insieme a loro i cameo degli influencer Emanuele Ferrari, Vatinee Suvimol e Maryna e della cantante Camille Cabaltera, interprete anche del brano dei titoli di coda Scegli.

Tanto tempo fa…

Raya e l'ultimo drago

Il fantastico mondo di Kumandra è rigoglioso e uomini e draghi vivevano insieme in pace e armonia. Almeno fino all’arrivo di una forza malvagia che ha minacciato la pace e la bellezza del mondo. Per salvare Kumandra e l’umanità i draghi si sono sacrificati, ma questo invece di unire ancor di più i popoli li ha allontanati. L’umanità si è divisa in tribù e le varie nazioni da allora sono in lotta tra loro per la supremazia.

Sono ormai trascorsi 500 anni dal sacrificio dei draghi e in questa realtà si muove Raya, guerriera delle Terre del Cuore, che si metterà in viaggio alla ricerca dell’ultimo leggendario drago per per riunire il suo popolo diviso e sconfiggere così ancora una volta i Druun. Insieme a lei il suo fidato Tuk Tuk e inaspettati nuovi amici.

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Una disperata ricerca

Raya e l'ultimo drago

Raya e l’Ultimo Drago è un vero e proprio film d’avventura e come tale inizia in medias res, mostrandoci la protagonista che avanza in un mondo apocalittico alla ricerca di qualcosa. L’immancabile voice over poi ci porta nel passato, mostrandoci sia come era il mondo agli albori sia cosa lo ha portato alla rovina. È così che conosciamo come il viaggio di Raya ha avuto inizio e come la protagonista da bambina spensierata e piena di vivacità si sia trasformata in un’adolescente cinica, disillusa e che non si fida di nessuno.

La protagonista è una ragazza che non riesce a darsi pace perché si ritiene responsabile della situazione in cui si ritrovano Kumandra e suo padre, che tenta disperatamente di salvare. Raya non è la classica principessa Disney che vuole salvare il mondo, è una guerriera ferita che pensa esclusivamente a se stessa. Insofferente nei confronti di un mondo che l’ha tradita e cha ha tradito suo padre che cercava di riunirlo.

Dopo la presentazione di Raya veniamo catapultati nella ricerca di un essere leggendario che dovrebbe poter guarire il mondo, ma ovviamente le cose non saranno così facili. Non solo perché la ragazza ha alle costole gli eserciti nemici, ma perché ogni persona che incontra è un potenziale nemico. Tra duelli di arti marziali mortali, inseguimenti e divertenti gag lo spettatore accompagnerà la guerriera in una difficile missione che le farà aprire occhi e cuore.

Grazie ad una buona sceneggiatura e ad una regia ispirata veniamo proiettati in un mondo dove la magia è reale ma si è trasformata in superstizione e favole per bambini, dove il pericolo è dietro l’angolo e il divertimento e il coinvolgimento sono assicurati. Raya e l’Ultimo Drago è a tutti gli effetti un action movie dove non mancano risate e colpi di scena.

La speranza divampa

Raya e l'ultimo drago

Il 59° Classico Disney è un film sulla speranza e sulla fiducia. La sceneggiatura dimostra come ci voglia tempo per costruirla e a volte basti un attimo per distruggere tutto. Un attimo capace di gettare il mondo nel caos e inaridire le persone. La storia di Raya è quindi un racconto di fede nel prossimo che non sempre è facile avere ma che insegna che è sufficiente un primo passo – spesso difficile da intraprendere – a cambiare tutto. Una vicenda in cui i personaggi per quanto diversi tra loro hanno molto in comune.

La struttura narrativa del film ricorda quella dei videogame o degli battle shonen manga (cioè i fumetti giapponesi incentrati sui combattimenti), in cui con l’avanzare della trama il protagonista acquista nuove abilità, nuove armi, alleati e visita nuovi mondi. Un andamento quindi cadenzato e ritmato con prove ed ostacoli da superare e il cui scopo è far progredire l’eroe, soprattutto emotivamente.

Grazie ad un’ambientazione variegata e intrigante e ad una colonna sonora di livello ad opera di James Newton Howard, Raya e l’Ultimo Drago riuscirà a intrattenere e divertire senza riserve. Un film che catturerà sin dall’inizio e dove i rimandi alla cultura del sudest asiatico sono ben amalgamati alla storia. Da vedere assolutamente.

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Emanuele Bianchi

Appassionato di cinema, fotografia, teatro e musica sin da piccolo decide di farne il suo lavoro. Miyazakiano convinto, tanto da incentrare la sua tesi sul suo cinema, e divoratore di anime tanto da volere Eikichi Onizuka come professore al liceo, è uno Jedi come suo padre prima di lui e “nato pronto” e sì, anche un inguaribile nerd (pollice verso per coloro che non colgono le citazioni). Laureato in cinema presso il DAMS di Roma 3 e diplomato in fotografia presso il CST, negli anni ho collaborato con varie testate web di cinema. Giornalista pubblicista iscritto all'albo. Sempre in movimento, perennemente in ritardo. Co-Fondatore di PopCorn Society.

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