Zack Snyder’s Justice League: la fastosa epopea degli eroi DC
Era il 2017 quando nei cinema arrivava Justice League, film che raccontava le imprese degli eroi DC Comics e della loro unione per combattere un nemico che da soli non sarebbero stati in grado di fermare. Come tutti ben sappiamo Zack Snyder lasciò la regia del film a causa di problemi personali in pieno corso d’opera e per rispettare i tempi di uscita Worner Bros. assunse Joss Whedon. Il risultato finale è un film che non è piaciuto ai più, anche a causa di combattimenti confusionari, personaggi poco approfonditi ed un villain non all’altezza.
Ora a distanza di anni e grazie al supporto dei fan, il regista americano noto per 300, Sucker Punch, Watchman e per aver dato il via all’universo cinematografico DC, può finalmente mostrare la sua personale visione del cinecomic con la Zack Snyder’s Justice League. Quattro ore intense in cui si trovano tutti gli elementi del cinema di Zack Snyder. Un risultato che al netto di evidenti difetti convince. Ma procediamo con ordine.
Un antico pericolo
Superman è morto combattendo contro Doomsday e la sua scomparsa è avvertita dalle Scatole Madri, antichi e potenti artefatti tecnologici. La morte dell’ultimo figlio di Kryton richiama sulla Terra un’antica minaccia, che farà di tutto per riconquistare la tecnologia che si credeva perduta e soggiogare il pianeta Terra. Inizia così da parte del temibile Steppenwolf e dei suoi parademoni la ricerca delle Scatole Madri e la conquista del Pianeta.
Ad ostacolare i piani di conquista dell’alieno vi sono Bruce Wayne / Batman, che ha ritrovato fiducia nell’umanità grazie a superman, e l’Amazzone Diana Prince / Wonder Woman. Consci di non poter fermare l’avanzata di Steppenwolf con le sole loro forze, chiederanno aiuto a Berry Allen / The Flash, Victor Stone / Cyborg e Arthur Curry / Aquaman. I cinque daranno così vita alla Justice League e combatteranno uniti per salvare il pianeta.
L’era degli eroi
Il film parte da dove Zack Snyder ci aveva lasciato nel 2016 con Batman v Superman: Dawn of Justice, ovvero la morte di Superman nella lotta contro Doomsday. Un momento fondamentale per la storia del Pianeta, un urlo di dolore di un alieno dal cuore umano capace di scuotere il mondo intero. Su tutti il suo nemico-amico Bruce Wayne, a cui riuscirà ad aprire gli occhi. Sarà proprio il giustiziere di Gotham ha raccogliere la sua eredità e a divenire il primo baluardo di difesa, iniziando a radunare persone dalle capacità straordinarie per affrontare l’imminente minaccia.
Assistiamo quindi alla rinascita dell’era degli eroi. Ci vengono presentati quindi uno ad uno i vari componenti della Jusutice League, tutte persone che devono affrontare i propri demoni personali e che proprio grazie all’imminente minaccia riusciranno a superare. Grazie al maggiore tempo a disposizione Zack Snyder ci mostra esaustivamente la vita ed il passato degli eroi, che sono più umani che mai.
La storia dei vari personaggi acquista così più profondità e spessore, rendendo il loro background molto più interessante e nel caso di Flash e Cyborg rende loro quella dignità che mancava nella versione arrivata al cinema nel 2017. Proprio il velocista è una delle note positive poiché risulta meno spalla comica e più eroe, sempre alle prime armi e quindi impacciato ma comunque un eroe. Fortunatamente gli viene tolto il ruolo di scemo del villaggio che lo rendeva insopportabile. Stessa cosa per Victor Stone, il cui tormento da moderno mostro di Frankenstein è molto più intenso e sentito. Stesso discorso per Aquaman che, grazie a scene aggiuntive significative, e alla mancanza di inutili battute risulta essere un guerriero formidabile e bad ass.
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Una nuova Justice League
Quella che ci troviamo davanti è indubbiamente una nuova Justice League, non solo perché abbiamo davanti ai nostri occhi la versione di Zack Snyder, ma in particolare perché abbiamo davanti a noi eroi completamente nuovi. Oltre ai già citati Flash e Cyborg, anche la triade DC, ovvero Batman, Superman e Wonder Woman, acquista notevole spessore. Il pipistrello di Gotham è un leader ancora più determinato e freddo, capace di vedere il disegno generale di quanto stanno affrontando. Wonder Woman è la formidabile guerriera che tutti conosciamo ma che in questo film acquista un pragmatismo che le si addice. Superman infine risulta essere un dio ancora più umano e minaccioso come non mai. Grazie alle scene aggiuntive inoltre il suo ritorno è ancora più emozionante.
La miglior sorpresa della Zack Snyder’s Justice League rimane però a mani basse Steppenwolf. L’araldo di Darkseid è un villain veramente ben costruito. Minaccioso, anche grazie ad un’armatura tutta lame, violento ed inarrestabile. È uno schiacciasassi che non si ferma davanti a nulla pur di raggiungere il suo scopo e compiacere il suo padrone. Una vera macchina da guerra con movimenti rozzi ma letali. Allo stesso modo, anzi di più, godiamo della vista di un terrificante ed imponente Darkseid, capace di incutere timore con la sola imponente fisicità.
La migliore caratterizzazione e presenza scenica di tutti i personaggi fa guadagnare il film in termini di narrazione. La storia risulta qui più coerente ed amalgamata, nonostante sia sostanzialmente la stessa del 2017. Una vicenda in cui non mancano i combattimenti e dove questi sono finalmente degni di essere chiamati tali. Non solo si capisce cosa accade durante gli scontri, ma sono anche più cruenti e dinamici.
Tanta carne al fuoco
Come era prevedibile la Zack Snyder’s Justice League è un film completamente diverso dall’ibrido arrivato al cinema, non solo perché abbiamo la visione unitaria di un regista, ma soprattutto perché la lunga durata – ben 4 ore – ha permesso al regista di aggiungere scene e dettagli che hanno arricchito il tutto. Una visione quella di Snyder sicuramente coerente ma non priva di difetti.
È innegabile che 240 minuti sono tanti per qualsiasi film, e un film di supereroi non fa eccezione. Soprattutto se viene farcito con scene che non portano nulla a livello narrativo ma solo minutaggio extra. Con qualche decina di minuti in meno il film sarebbe stato sicuramente più godibile perché più spedito. Allo stesso modo Snyder abbonda con la slow motion, suo marchio di fabbrica, rallentando in più punti e spesso l’andamento della storia.
Nonostante ciò Zack Snyder’s Justice League è un cinecomic che va assolutamente visto, anche solo per l’importanza mediatica che riveste – è grazie all’insistenza dei fan se oggi possiamo vederlo – e che sicuramente piacerà agli estimatori del regista americano e non solo, perché in fondo riesce ad intrattenere e divertire.