Il ragazzo e l’airone: la nuova fantastica avventura di Hayao Miyazaki
Il primo gennaio 2024 arriverà finalmente al cinema Il ragazzo e l’airone (titolo internazionale The Boy and the Heron), nuovo atteso film scritto e diretto dal regista premio Oscar Hayao Miyazaki. In attesa di poterlo vedere sul grande schermo, il film è stato presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, in collaborazione con Alice nella Città.
La storia è ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale e vede protagonista Mahito, ragazzo di 12 anni che a seguito della perdita della madre lascia Tokyo per trasferirsi in campagna con il padre. Qui lo aspettano una nuova vita ed una nuova madre. Una vita a cui il ragazzo fatica ad adattarsi ma che verrà sconvolta da un airone cenerino parlante che lo informa che la madre è ancora viva. Inizierà così per Mahito un viaggio in un mondo fantastico.
Viaggio fantastico
Sono passati dieci anni dall’uscita di Si alza il vento, ma il tempo non ha minimamente scalfito la sensibilità e la visione artistica di Hayao Miyazaki, che firma un nuovo gioiello. Il ragazzo e l’airone è infatti l’ennesimo film che ribadisce il perché il regista nipponico sia uno dei più apprezzati dalla critica e dei amati dal pubblico. Un film delicato, pieno di sentimento, magia e a dir poco fantastico.
Il ragazzo e l’airone porta sullo schermo una nuova storia di crescita e maturazione attraverso un viaggio tanto irreale quanto veritiero, dove sogno, fantasia e realtà si fondono insieme dando vita ad un’avventura unica. Una storia quella che vede protagonista Mahito che, come spesso capita nei film del Maestro, ci porta in una vicenda vera e reale per lasciare presto posto ad un mondo soprannaturale.
Una storia che dopo la concitazione iniziale, resa al meglio da un’animazione accelerata che ne accentua l’agitazione, si prende i suoi tempi con una narrazione lenta ma non per questo noiosa. Tra silenzi assordanti, vecchie case dalle tinte vagamente horror, torri misteriose e vecchiette entusiaste e caciarone, il regista ci porta nel pieno della nuova vita del protagonista e del suo stato d’animo.
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Classico eroe miyazakiano
Mahito è il classico protagonista miyazakiano, un ragazzo (cosa rara nella sua cinematografia definita onno no jidi, ovvero l’epoca delle donne) che si trova in un età di passaggio – qui tra adolescenza ed età adulta – che si trova a crescere troppo in fretta sia a causa di quello che gli succede nella vita personale che per gli avvenimenti mondiali. Un giovane adulto capace non solo di badare a sé stesso quindi, ma anche di preoccuparsi per il prossimo e tentare in tutti i modi di aiutarlo, o meglio salvarlo.
Un personaggio in cui è facile riconoscersi e dalle tante sfaccettature. Come molti dei suoi personaggi – ad eccezione dei granitici Conte di Cagliostro e Muska di Laputa – Castello nel cielo – Mahito è pieno di dubbi ed incertezze. L’unica che ha è seguire a tutti i costi il suo scopo, cioè quello di portare a termine il suo viaggio e salvare la sua nuova madre.
Emblematico da questo punto di vista il titolo originale Kimi-tachi wa dō ikiru ka la cui traduzione è E voi come vivrete?, domanda che viene posta non solo a Mahito e ai personaggi del film, ma che Miyazaki pone allo stesso spettatore. Meglio vivere in un mondo magico e (apparentemente) perfetto o in uno confuso, dove regnano violenza ed egoismo? Il regista a tal proposito non ha dubbi e mette in evidenza ancora una volta non solo l’importanza dei legami ma anche le colpe delle vecchie generazioni, ree di aver portato il mondo sull’orlo della catastrofe, ponendo la speranza di un futuro migliore nelle mani dei giovani.
Una storia quella de Il ragazzo e l’airone quindi molto filosofica, dove dubbi ed incertezze abbondano, dove verità e bugie sono due facce della stessa medaglia ed in cui la vita di ognuno di noi è in continuo equilibrio (molto precario) tra questi aspetti. Il mondo in cui Miyazaki ci porta è un regno sì magico, che può essere plasmato a nostro piacimento, ma la cui stabilità dipende dalle nostre scelte e dal nostro animo.
Tutto il cinema di Hayao Miyazaki
Proprio la magia è un tema che torna ricorrente nelle opere del regista nipponico. Anche in questo film abbondano elementi fantastici con cui si viene in contatto in maniera progressiva e tramite un passaggio che funge da ponte tra la realtà e la fantasia. Mahito è l’ennesima versione di Alice che entra nella tana del bianconiglio e lo fa attraversando una foresta che porta ad una misteriosa torre, ingresso maestoso e fatiscente. Una transizione quindi nuovamente fortemente legata alla natura, che qui risulta essere vasta, bellissima e pericolosa.
Una natura quindi ostile, come già visto in Nausicaa della Valle del Vento e in Principessa Monoke, ma che qui risulta anche simbolo di smarrimento. Proprio inoltrandosi nella foresta si smarrisce Natsuko ed è proprio attraverso la foresta che Mahito arriva in un mondo dove questa è libera, selvaggia e popolata da creature incredibili che richiamano gli animali-dei e gli shinigami della cultura nipponica.
Un film in cui ritroviamo anche la cosiddetta poetica del dormiveglia. Il sogno è come sempre un altro ponte per arrivare in un mondo fantastico, un luogo dove non esiste contrapposizione tra realtà e fantasia, dove i due mondi collidono e che si influenzano vicendevolmente. Tornano anche l’onnipresente tema ecologista e quello del volo. Anche in Il ragazzo e l’airone il cineasta rimarca come sia fondamentale salvaguardare il nostro mondo e come il volo oltre ad essere simbolo di leggerezza, è anche l’unico mezzo per giungere in luoghi incredibili.
In sostanza il film è una summa della poetica di Miyazaki, in cui il regista non solo cita i suoi film ma in cui infonde ancora una volta tutto sé stesso e tutta la sua sensibilità. Un messaggio forte e chiaro che recita “sono tornato e sono ancora lo stesso”, un messaggio rivolto al suo pubblico che come sempre si troverà davanti ad una storia semplice e lineare ma straripante di sentimento.
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Amore puro
Perché Il ragazzo e l’airone è anche e soprattutto il nuovo film d’amore del sensei. Un amore tanto incondizionato quanto responsabile di un figlio in primis verso il proprio padre, un amore che non chiede nulla in cambio. Ma è anche l’amore di un figlio per una madre che ormai non c’è più e per una una che verrà. Un amore che sopravvive al dolore, allo spazio e al tempo e capace di nascere quando meno ce lo si aspetti. Ma è anche la storia dell’amore dei genitori per i propri figli, pronti a tutto pur di salvarli. Un film sull’accettazione della mutabilità della vita e delle infinite possibilità che offre, dove mancano addii e ritorni.
Ancora una volta siamo davanti ad un film intimo ed introspettivo, dove il regista non risparmia critiche ad una società guerrafondaia, egoista ed in continuo declino, ma anche a sé stesso, un vecchio ormai incapace di tenere le redini del suo regno e bramoso di trovare un successore. Difficile non vedere nel mondo fantastico in cui veniamo trasportati una metafora del cinema in generale e del suo cinema in particolare, un’arte sempre in bilico tra profitto e passione. Un mondo fatto di sogni costruito su un castello di carta distrutto dall’avidità dell’uomo, qui nelle sembianze di un massiccio pappagallo antropomorfo. Un essere arrogante e borioso incapace di vedere oltre il suo naso.
Il ragazzo e l’airone è un film dalla forte valenza simbolica, un fantastico viaggio di formazione che ha molti punti in contatto con il viaggio dell’eroe ma dal quale si discosta apertamente. Oltre a presentarci un protagonista intraprendente, questi tornerà nel luogo da cui tutto inizia ma sarà un luogo cambiato, un luogo in cui al posto della misteriosa torre rimangono le rovine di un sogno utopistico distrutto dall’odio e dall’avarizia.
In conclusione il nuovo film di Hayao Miyazaki riesce a catturare sin dalla prima inquadratura, dove ritroviamo tutta la sua poetica e che emoziona grazie ad una storia avvincente e piena di emozioni. Un vero e proprio viaggio agli inferi, una fuga dalla realtà ma al contempo un viaggio portatore di verità nascoste. Un film che conquista anche per la bellissima animazione e per la coinvolgente colonna sonora. Bellissimo, semplicemente bellissimo.
Il ragazzo e l’airone sarà al cinema dal 1° 2024 con Lucky Red.