The New Toy: un’amicizia particolare

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Samy (Jamel Debbouze) è uno dei tanti abitanti della periferia parigina che per sbancare il lunario lavora al mercato del quartiere, dove però le cose non vanno come spera. Sposato con Jihane (Alice Belaïdi), dalla quale aspetta il primo figlio, inizierà a lavorare come guardiano notturno in un centro commerciale per avere una vita più stabile e così permettersi di sostenere le spese familiari. La sua vita cambia completamente quando Alexandre (Simon Faliu), figlio undicenne del ricco e freddo uomo d’affari Philippe Etienne (Daniel Auteuil), lo sceglie come regalo di compleanno. Per Samy inizierà così una vita in qualità di giocattolo personale del giovane Alexandre. Un rapporto che cambierà la vita di tutti.

Questa la trama di The New Toy (Le Nouveau jouet), commedia diretta da James Huth e remake della commedia del 1976 Professione… giocattolo (Le jouet). Il film è stato presentato Fuori Concorso ad Alice nella Città ed arriverà nei cinema il prossimo 1° novembre distribuito da Europictures.

Un giocattolo per amico

una scena di The New Toy

Può il denaro comprare tutto? È questa la domanda alla base della commedia diretta e co-sceneggiata da James Huth, un film che ha per protagonisti il più classico dei proletari della periferia, tutto ingegno e genuinità, ed un moderno piccolo lord che possiede tutto, tranne ciò che vorrebbe veramente. The New Toy è la storia di un’amicizia particolare tra un adulto irresponsabile e un ragazzino che ha perso il sorriso e la cui vita familiare è tutt’altro che idilliaca.

Samy e Alexandre sono la più classica strana coppia cinematografica, persone agli antipodi ma che riusciranno a capirsi nonostante le diversità. Tanto caciarone ed allegro il primo, quanto solitario, taciturno e viziato il secondo. Un incontro scontro non solo tra due personalità ma anche tra due mondi sociali opposti, dove uno sogna la vita dell’altro.

Proprio i due attori protagonisti sono il principale punto di forza del film. Jamel Debbouze (Il favoloso mondo di Amélie) ha tempi comici perfetti ed una mimica facciale impareggiabile. L’attore è a dir poco divertente nei panni di un uomo vulcanico e squattrinato. Allo stesso tempo il giovane Simon Faliu ci restituisce un ragazzino sofferente, viziato e taciturno che imparerà ad aprirsi alla vita grazie al suo nuovo giocattolo. Insieme a loro un sempre bravo Daniel Auteuil nei panni di un miliardario freddo e fin troppo formale.

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Scontro generazionale ed incomunicabilità

una scena di The New Toy

Una commedia The New Toy che ha nel rapporto tra generazioni e nell’incomunicabilità le sue fondamenta, capace di far riflettere ma anche di far ridere di gusto. Se la sceneggiatura non è nulla di nuovo, con una trama alquanto scontata e dialoghi prevedibili, ha dalla sua una buona dose di genuinità e capacità di rappresentare la realtà odierna – non solo francese – capaci di catturare sin da subito. Una sceneggiatura quindi che ci offre quello che ci si aspetta da una commedia del genere, ma capace di portare sullo schermo temi universali in cui è facile riconoscersi.

Un’incomunicabilità nata dall’incapacità di affrontare un dolore straziante che ha portato padre e figlio a chiudersi in esso ed allontanare l’altro. Sarà solo grazie ad un fulmine a ciel sereno che Philippe ed Alexandre inizieranno a riavvicinarsi, iniziando a capire cosa conta veramente, tra gag in pieno stile slapstick e battute continue.

Una vicenda che porta lo spettatore all’interna di una storia di un’amicizia nata per necessità ma che presto diventerà un rapporto vero e sincero che si consoliderà nel tempo. Un’amicizia che insegnerà a tutti i protagonisti, e allo spettatore, che l’amore vince su tutto, che ci sono valori e legami che non hanno prezzo e che puoi trovare un amico anche in un “giocattolo”.

The New Toy al cinema dal 1° novembre con Europictures.

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Emanuele Bianchi

Appassionato di cinema, fotografia, teatro e musica sin da piccolo decide di farne il suo lavoro. Miyazakiano convinto, tanto da incentrare la sua tesi sul suo cinema, e divoratore di anime tanto da volere Eikichi Onizuka come professore al liceo, è uno Jedi come suo padre prima di lui e “nato pronto” e sì, anche un inguaribile nerd (pollice verso per coloro che non colgono le citazioni). Laureato in cinema presso il DAMS di Roma 3 e diplomato in fotografia presso il CST, negli anni ho collaborato con varie testate web di cinema. Giornalista pubblicista iscritto all'albo. Sempre in movimento, perennemente in ritardo. Co-Fondatore di PopCorn Society.

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