Deadpool 2: romanticismo, famiglia ed azione

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Dopo averlo interpretato in X-Men le origini – Wolverine e nell’omonimo film del 2016 che lo vede assoluto protagonista, Ryan Reynolds è tornato ad indossare i panni del mercenario chiacchierone in Deadpool 2. A dirigere la nuova mirabolante, sboccata e divertente avventura del mutante troviamo questa volta David Leitch (John Wick, Atomica Bionda) che sostituisce Tim Miller, che ha abbandonato il progetto a causa di divergenze creative con il protagonista.

Al fianco di Ryan Reynolds/Deadpool ritroviamo la bella Vanessa Carlysle (Morena Baccarin), il cinico barista Weasel (T.J. Miller), lo stralunato tassista Dopinder (Karan Soni), gli X-Men Testata Mutante Negasonica (Brianna Hildebrand) e Colosso (Andre Tricoteux) e la sboccata coinquilina Blind Al (Leslie Uggams). Tra le new entry da segnalare il granitico Cable (Josh Brolin), la fortunata Domino (Zazie Beetz) e il focoso Russell (Julian Dennison). Più una serie di cameo degni di nota, come quelli di Terry Crews e Brad Pitt.

Dal futuro con furore

Deadpool 2

Dopo essersi vendicato dell’organizzazione che gli ha (quasi) rovinato la vita, il mercenario Wade Wilson può finalmente godersi la vita insieme alla bella Vanessa. Così tra un tra un incarico e l’altro – in cui uccide solo criminali – l’antieroe vestito di rosso progetta il suo futuro. Tutto procede nel migliore dei modi, finché un criminale da quattro soldi, un giovane mutante e un viaggiatore del tempo non gli stravolgeranno la vita.

Deadpool così è costretto a tornare in azione. Decide quindi di dare vita ad un super gruppo per poter salvare il giovane mutante Russell dal temibile Cable, il cui obiettivo è ucciderlo. Riusciranno il mercenario dalla lingua lunga e gli X-Force a sconfiggere il loro formidabile nemico e a portare così a termine la loro missione?

Romanticismo, famiglia ed azione

Ryan Reynolds in Deadpool 2

Se il primo capitolo era una storia d’amore, non c’è da stupirsi che il sequel sia un film sulla famiglia. Perché in fondo quando c’è il sentimento con la A maiuscola è normale che il passo successivo sia la famiglia. Ma essendo un film con protagonista Deadpool, non può che essere una famiglia tanto complicata quanto disfunzionale. O meglio su come nasca tale famiglia.

Così dopo un intro in cui troviamo il nostro antieroe che va a caccia di cattivi, e che si lamenta con loro perché invece di arrendersi combattono facendogli fare tardi nel giorno del suo anniversario, lo vediamo entrare nel vivo dell’azione. E come nel primo capitolo non mancheranno sparatorie, scontri corpo a corpo e battute a tutto spiano. Perché si sa, formula che vince non si cambia.

Due ore di pura azione e divertimento in cui il nostro mercenario preferito darà ancora una volta prova della sua ironia e delle sue doti omicide – tra un training con gli X-Men e un super gruppo tutto suo. Un film, Deadpool 2 , che farà la felicità dei fan del personaggio Marvel, in cui ritroveranno tutto ciò che ci si aspetti da un sequel all’altezza del primo capitolo.

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Ancora più scalmanato

Cable in Deadpool 2

Come già detto formula che vince non si cambia. E nel caso di Deadpool 2 gli sceneggiatori Rhett Reese, Paul Wernick e Ryan Reynolds hanno alzato l’asticella, dando vita ad un sequel  ancora più scalmanato, fuori di testa ed adrenalinico di quanto si possa credere. La pellicola convince per l’azione più che abbondante, le battute taglienti e le varie citazioni a film e serie tv che faranno ridere di gusto. Grazie ad un dinamismo ed un’ironia uniche, il film riesce ad intrattenere e divertire oltre ogni limite, per due ore di puro intrattenimento capace di tenere lo spettatore con gli occhi fisso sullo schermo. Quando non è piegato in due dalle risate.

Se il film convince da questo punto di vista, non mancano i difetti, già presenti nella pellicola precedente. La trama risulta essere fin troppo semplicistica e sviluppata il minimo necessario, la molta azione va ad incidere quindi su una struttura narrativa non propriamente solida e forse troppo discontinua. Deadpool 2 manca di una e vera e propria costruzione della storia, a cui avrebbe giovato un minimo di struttura. Così come farà un po’ storcere il naso il modo in cui viene trattato X-Force, almeno a coloro che conoscono i fumetti.

Nonostante gli evidenti difetti, il film riesce a pieno nel suo intento, ovvero divertire e intrattenere – tra uno scontro ed una battuta – e soprattutto riesce a rimanere fedele a sé stesso e ad un protagonista fuori dagli schemi, che in questo secondo capitolo se la vedrà con un nemico più difficile e tosto di quanto possa immaginare. Proprio il Cable di Josh Brolin è uno dei punti di forza del film. Portare uno dei personaggi più iconici e della Marvel sul grande schermo non era facile, ma una discreta caratterizzazione e l’interpretazione dell’attore riescono nell’impresa.

Deadpool 2 piacerà ai fan dei cinecomic, a quelli del mercenario chiacchierone e non solo, anche grazie a titoli di testa demenziali, abbondanti rallenty e scene post credit tra le migliori mai realizzate. Risate di gusto assicurate.

 

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Emanuele Bianchi

Appassionato di cinema, fotografia, teatro e musica sin da piccolo decide di farne il suo lavoro. Miyazakiano convinto, tanto da incentrare la sua tesi sul suo cinema, e divoratore di anime tanto da volere Eikichi Onizuka come professore al liceo, è uno Jedi come suo padre prima di lui e “nato pronto” e sì, anche un inguaribile nerd (pollice verso per coloro che non colgono le citazioni). Laureato in cinema presso il DAMS di Roma 3 e diplomato in fotografia presso il CST, negli anni ho collaborato con varie testate web di cinema. Giornalista pubblicista iscritto all'albo. Sempre in movimento, perennemente in ritardo. Co-Fondatore di PopCorn Society.

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