Nomadland: verso una nuova vita on the road

Arrivato in contemporanea in esclusiva su Disney Plus e al cinema Nomadland, film scritto e diretto da Chloé Zhao con protagonista Frances McDormand e vincitore di tre premi Oscar – miglior film, miglior regia e miglior attrice a Frances McDormand – è un film che non lascia indifferenti. Il lungometraggio è l’adattamento cinematografico del libro Nomadland – Un racconto d’inchiesta della giornalista Jessica Bruder.
La storia racconta la nuova vita di Fern, che dopo aver perso il marito e il lavoro a seguito del collasso economico della cità del Nevada in cui viveva decide di caricare i suoi bagagli sul proprio furgone e partire. La donna inizierà così una vita al di fuori della società convenzionale, divenendo a tutti gli effetti una nuova nomade.
Alla ricerca di una nuova vita
Quella raccontata da Chloé Zao in Nomadland è la storia di una nuova vita da parte di una donna che ha perso tutto e che invece di restare con le mani in mano decide di provare una strada diversa e tutt’altro che facile. La regista cinese ci porta nel pieno di una vita caratterizzata dalla continua ricerca di un lavoro e di un posto dove poter sostare senza problemi con la propria casa su ruote. Una decisione non presa alla leggera e dettata da una crisi che le ha tolto tutto, una scelta sostanzialmente obbligata ma che in qualche modo rappresenta per Fern quella spinta che forse cercava da sempre. Una nuova vita piena di problemi, dove l’ingegno e il senso di comunità sono fondamentali ma che riesce a darle quella vitalità che le mancava in fabbrica.
Essere nomade significa essere liberi, significa cercare costantemente qualcosa – spesso sé stessi – e condividere con la comunità cui si appartiene gioie, problemi e piccoli trucchi per la sopravvivenza on the road. Una storia sulla riscoperta della vita, vissuta attraverso le lunghe e polverose strade del Nevada, immortalato dalla bella fotografia di Joshua James Richards. Proprio lo Stato americano diventa al contempo paesaggio e testimone dell’esistenza di una comunità quasi invisibile ma dall’animo straordinario, capace di vivere alla giornata e di apprezzare le piccole cose della vita.
Testimone proprio come Fern, il personaggio di Frances McDormand, che ci porta conoscere le storie di una comunità eterogenea, le loro paure e il loro rapporto con la natura ed una vita non convenzionale. L’attrice premio Oscar è al contempo anche una di loro, essendosi immersa anima e corpo in una realtà sconosciuta e di difficile comprensione a più. Una vita vissuta alla giornata e piena di incognite, una sfida continua tanto estenuante quanto eccitante.
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See you on the road
Nomadland è un racconto on the road, che ci porta a scoprire non solo una vita ed una comunità che si ingegna come può, ma che mette a nudo cuore ed anima dei suoi appartenenti. Un lento viaggio di scoperta di un mondo nuovo, sia per Fern che per lo spettatore, colto al meglio dalla regia della Zhao che indugia molto sui primi piani e le panoramiche. Una realtà che si dischiude davanti a noi lentamente ma inesorabilmente, non a caso film ha un ritmo calmo. Sembra quasi di essere fermi, una scelta ben ponderata con l’intento di portarci nel pieno delle vite dei nomadi e di farci così cogliere ogni più piccolo dettaglio.
Un racconto emozionale ed emozionante che ci porta nel cuore di un’incredibile realtà. Un racconto intimo e autentico di una realtà, quella del selvaggio West odierno, capace di catturare l’attenzione dello spettatore sin da subito. Un film vero e che fa dei suoi attori non professionisti il fulcro di tutta la narrazione. Un ritorno alla natura non semplice ma che riesce a dare ai nuovi nomadi la forza necessaria per andare avanti.
Nomadland è un film autoriale, sincero e capace di mostrare la parte più nascosta di una minoranza troppo spesso dimenticata. Sicuramente un film non per tutti ma sicuramente capace di arrivare al cuore dello spettatore, anche grazie a due donne, Chloé Zhao e Frances McDormand, che hanno messo tutte loro stesse in questa storia di (ri)scoperta.