Vizio di forma: lo psichedelico film di Paul Thomas Anderson

Vizio di forma (Inherent Vice) è il settimo film scritto e diretto da Paul Thomas Anderson (Boogie Nights, Magnolia), adattamento dell’omonimo settimo romanzo di Thomas Pynchon. Un noir surf ambientato nel 1970 la cui intricata trama si sviluppa una Los Angeles fumosa, misteriosa e al neon.
Vizio di Forma: Un difetto celato in un bene o in una proprietà, che causa o contribuisce a causare il suo deterioramento, danno o eliminazione. Questi difetti di natura intrinseca, rendono l’oggetto di un rischio inaccettabile per un vettore o assicuratore. Esempi di vizi di forma includono combustione spontanea, ruggine, ecc..
Donne e guai
E nel caso del film il Vizio di forma è rappresentato dai guai che portano con sé le donne, in particolare le ex fidanzate che si rifanno vive dopo anni, ed ancor di più se queste ex sono delle femme fatale che trascinano il malcapitato di turno in un’intricata storia nella quale si troverà coinvolto suo malgrado e dalla quale dovrà uscire tutto intero.
In Vizio di forma la ragazza in questione è Shasta Fay Hepworth (Katherine Waterson) che si rivolge al suo ex, l’investigatore privato Larry “Doc” Sportiello (Joaquin Phoenix) affinché la aiuti ad evitare che l’uomo con cui ha una relazione, il miliardario Mickey Wolfmann (Eric Roberts), venga fatto rinchiudere in un manicomio dalla moglie (Serena Scott Thomas) e dall’amante di quest’ultima. Doc, ancora innamorato di Shasta, accetta l’incarico, trovandosi così coinvolto in una storia più grande di lui.
Anderson porta sul grande schermo un noir ambientato in una Los Angeles psichedelica, claustrofobica e pericolosa, dove si incontrano tossici, surfisti, truffatori, un musicista hippie sotto copertura, uno strozzino omicida, un poliziotto a cui “piace violare i diritti civili” e la misteriosa Golden Fang, una via di mezzo tra una società criminale e una società di dentisti nata per evadere le tasse.
Noir psichedelico
Vizio di forma presenta molte delle caratteristiche del noir – la femme fatale, l’investigare privato innamorato della donna che lo ingaggia, il rapporto conflittuale per la polizia, un intricato mistero da risolvere – cui si unisce lo stile tipico del regista, a partire da una narrazione apparentemente senza senso, dove realtà ed allucinazione si confondono, passando per la descrizione di un periodo ben preciso e di un mondo – gli anni ’70 degli hippie – eccentrico, caotico e grottesco. Il tutto filtrato con lucida ed esilarante ironia.
Una pellicola che ha nel rapporto tra opposti la sua colonna portante, poiché capaci di rappresentare al meglio le contraddizioni degli USA negli anni ’70. Così le “coppie” Doc-Bigfoot, Doc-Shasta e Doc-Wolfman sono il simbolo dell’illegalità, della semplicità e del fallito che si incontrano/scontrano con la legge, il pericolo e il successo, capaci di dar vita a situazioni grottesche ed esilaranti.
Ottimo cast
Punti di forza della pellicola sono fotografia, scenografia, costumi, colonna sonora, dialoghi che riescono a riprodurre fedelmente il mondo hippie e gli anni ‘70, la regia di P.T. Anderson che porta lo spettatore in un mondo frenetico e confuso, e l’ottima prova del cast, a partire dal trio Joaquin Phoenix – Josh Brolin – Owen Wilson, i quali interpretano magistralmente rispettivamente un investigatore hippie che vive in un mondo tutto suo, un poliziotto tutto d’un pezzo che si diverte a perseguitare gli hippie ed un sassofonista/spia che si trova in un mondo che non capisce e dal quale vuole scappare.
Parte del merito del cast va anche alle interpreti femminili che hanno in una Reese Whiterspoon divisa tra la legge e il proibito, nella saggia Maya Rudolph e nella sensuale e pericolosa Katherine Waterston, tre donne eteree e misteriose.
Unici nei del film sono la trama fin troppo ingarbugliata e dove è facile perdere il filo (meglio non distrarsi duranti durante la visione) e la lunghezza, ben 150 minuti, che metteranno alla prova la capacità di attenzione dello spettatore.
Nonostante ciò Vizio di forma è un film che con la sua ironia e la sua follia riuscirà a conquistare il pubblico. Un grande ritorno per un grande regista.