Tenet: corsa contro il tempo e nel tempo
Scritto, diretto e co-prodotto da Christopher Nolan, Tenet è stato uno dei tanti film ad aver subito ridarti di distribuzione a causa del covid. Il film sarebbe dovuto arrivare al cinema a luglio 2020, uscita poi posticipata prima a metà agosto e poi alla fine dello stesso mese. Grazie alla tenacia del suo regista che si è imposto, Tenet è arrivato al cinema ed ha riportato in sala il pubblico dopo mesi assenza, con tutte le restrizioni in vigore del periodo. Il cast vede protagonisti John David Washington, Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Michael Caine e Kenneth Branagh.
Protagonista della vicenda è Il Protagonista, agente segreto la cui missione è salvare il mondo da una guerra apocalittica che la distruggerebbe. Con pochi alleati e con un unic indizio – la misteriosa parola Tenet – l’agente segreto dovrà vedersela con il potente, misterioso e spietato oligarca russo Andrei Sator.
Azione, misteri e adrenalina
Entrate in sala, sedetevi e preparatevi a non staccare gli occhi dallo schermo. Chistopher Nolan ha dato vita ad una storia in cui il tempo non è un concetto lineare ma qualcosa di malleabile e gestibile a piacimento, divenendo quindi sempre in movimento e dalle molteplici chiavi di lettura. Non è un caso che il titolo del film sia Tenet, ovvero la parola al centro del Quadrato del Sator, un quadrato considerato magico e le cui cinque parole inscritte – Sator, Arepo, Tenet, Opera, Rotas – formano una frase palindroma. Allo stesso modo il film ha più chiavi di lettura, un vero e proprio rompicapo da risolvere i cui pezzi del puzzle sono disseminati durante la visione e che avrà una risoluzione solo alla fine. Ma non è detto sia l’unica possibile.
Non c’è tempo di respirare in Tenet, la storia inizia con il piede sull’acceleratore e non lo molla mai,neanche per un secondo. Un incipit adrenalinico, pieno di azione e misteri. Un vero e proprio spy action che ben presto cambia tono, aggiungendo elementi tipici dei war movie, degli sc-fi e un tocco di dramma familiare.Una storia che cambia e si trasforma ad ogni inquadratura, dove nulla è ciò che sembra e dove passato, presente e futuro si mescolano, incontrano e sovrappongono. Una corsa contro il tempo e nel tempo.
Proprio il tempo è uno dei protagonisti della vicenda, mai uguale a sé stesso e diverso per ogni personaggio è vissuto in maniera sempre diversa e per questo sempre sfuggevole e mai del tutto comprensibile. Strumento delicato e complicato il suo uso è fondamentale per la riuscita della missione. Metafora tutt’altro che velata del tempo che non va sprecato perché impossibile tornare indietro. Accada quel accada.
Ambizione e cliché
Un progetto ambizioso in tutto Tenet, a partire dalla cervellotica sceneggiatura che ci porta avanti, indietro e nel tempo della storia, passando per la struttura narrativa, i combattimenti coreografati alla perfezione e i più che convincenti effetti speciali. Come non delude la regia di Christhoper Nolan, capace non solo di portarci nel vivo dell’azione ma di mostrarci e farci percepire appieno le emozioni dei protagonisti con intensi primi piani o soffermandosi sui dettagli.
Il film però non è esente da difetti, infatti non mancano personaggi a dir poco stereotipati. Per quanto il cast sia in gran forma – Washington e Pattinson su tutti – il villain non solo è poco carismatico ma è un vero e proprio cliché, il classico trafficante d’armi dal pugno di ferro arrabbiato con il mondo e che per questo merita di essere distrutto. Stesso discorso vale per il personaggio della moglie, tipica donna che si ritrova in una situazione senza apparente via d’uscita che acquista coraggio man mano.
Misteri, inganni, sotterfugi ed azione il tutto condito con una colonna sonora inquietante e claustrofobica, come tutta la vicenda. Un suono martellante, cupo e incalzante che fornisce alle scene ancora più drammaticità. Due ore e venti minuti di azione e adrenalina senza sosta, accentuate dalle musiche di Ludwig Göransson.
Tutto il cinema di Nolan
A fine visione è ben chiaro com Tenet sia la summa del cinema di Christopher Nolan (Dunkirk). Il film presenta tutti gli elementi tipici del cineasta britannico, a partire dal tempo e la sua mutevolezza, la plasmabilità della memoria e personaggi che si ritrovano in un gioco molto più grande di loro. Per non parlare dell’ossessione dei dettagli, in particolare degli oggetti e delle mani che li muovono. Inoltre non manca il sano humor british, con tanto di frecciatine al cinema action americano.
Un storia dalla struttura tanto complessa ed elegante quanto caotica – chiaro l’omaggio a James Bond – che improvvisamente curva per portarci su una strada nuova e pericolosa, un film in cui non è facile trovare il filo rosso da seguire – o meglio uno dei fili – e capace di tenere lo spettatore con gli occhi incollati sullo schermo.
Nonostante si senta la lunghezza di due ore e mezza e al netto dei difetti Tenet è un film da gustare e da vedere più volte per riuscire a cogliorne i più piccoli segreti e perché in fondo non c’è un’unica verità. Tenet è tutto e allo stesso tempo il suo contrario. Caoticamente affascinante.