Povere Creature!: fame di libertà e conoscenza

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Era il 1992 quando Alasdair Gray pubblicava Povere Creature! (Poor Things), romanzo che si ispira al Frankenstein o il moderno Prometeo di Mary Shelly. A distanza di oltre trent’anni dalla sua pubblicazione il libro prende vita al cinema grazie allo Tony McNamara (La favorita) e al regista Yorgos Lanthimos (La favorita, The Lobster).

Presentato all’80ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, in cui si è aggiudicato il Leone d’oro al miglior film; la pellicola arriverà finalmente nei cinema il 25 gennaio. Il cast vede protagonisti Emma Stone, Mark Ruffalo, Willem Dafoe, Ramy Youssef e Jerrod Carmichael.

Sinossi

Emma Stone è Bella Baxter in Povere Creature!

La storia è ambientata nella Londra vittoriana vede protagonista Bella Baxter, giovane donna dai comportamenti infantili che sta imparando nuovamente a vivere. La donna è infatti è stata riportata in vita dal Dr. Godwin Baxter, brillante e poco ortodosso scienziato. Ad assisterlo in quello che ritiene il suo più grande esperimento c’è lo studente di medicina Max McCandles.

Sotto la tutela dei due medici Bella progredisce rapidamente ed essendo sempre più affamata di conoscenza e libertà decide di lasciare Londra e vedere il mondo insieme al dissoluto avvocato Duncan Wedderburn. Un viaggio che le farà conoscere il mondo e sé stessa.

Voglia di libertà

Povere Creature! è un film che colpisce prima di tutto per essere una versione steam punk, horror e grottesca di Frankenstein. Una storia che però ribalta il rapporto tra il creatore e il mostro, se Victor Frankenstein è inorridito da quanto creato, il Dr. Godwin Baxter è attratto dalla sua creazione, tanto da avere un rapporto filiale con Bella. Inoltre ad avere un aspetto sfigurato e pieno di cicatrici è lo scienziato, mentre la sua creazione è bella di nome e di fatto.

Bella Baxter è il classico bambino nel corpo di un adulto, che piano piano sta (ri)scoprendo la vita, imparando ogni giorno a camminare sempre meglio ed imparando nuovi vocaboli. Un progresso che le farà desiderare di vedere e conoscere il mondo fuori le mura di casa. Un mondo da cui il suo creatore l’ha sempre protetta e messa in guardia. Un mondo di cui Bella non sa nulla e di cui vuole assaporare ogni aspetto.

In quella che è una vera e propria fuga dal suo creatore – così come avviene nel romanzo di Mary Shelly -, Bella viaggia per il mondo ed impara allo stesso tempo a conoscere un luogo tanto misterioso e meraviglioso, quando terribile. Una crescita esponenziale quella di Bella, che da bambina con difficoltà motorie e di linguaggio arriverà ad avere totale padronanza di entrambi, imparando anche a sviluppare concetti complessi che la aiuteranno a capirsi e a conoscersi.

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Il sesso come metafora di conoscenza

Emma Stone e Mark Ruffalo in una scena di Povere Creature!

Una conoscenza che passa soprattutto attraverso il sesso. Dotata di grande libido, Bella userà il sesso e quindi il piacere carnale per imparare a conoscere sé stessa e le sue emozioni. Sarà proprio tramite l’atto sessuale che la donna riuscirà ad elaborare e comprendere il turbinio di emozioni che la investe, ma sarà anche lo strumento con cui imparerà a capire le persone che incontrerà nel suo viaggio.

Metafora che la fa da padrone in Povere Creature!, lo stesso Dr. Godwin Baxter può essere visto come l’incarnazione della creazione artistica. L’artista (Godwin Baxter/Yorgos Lanthimos) è un dio che dal nulla crea un’opera d’arte (Bella/il film stesso) del quale è geloso e che vuole tenere nascosta al mondo ed averla solo per sé, per compiacersi della sua bravura, vuole sguazzare nel suo ego e nel suo genio.

Una storia quella raccontata in Povere Creature! inoltre che ha negli stereotipi e nei suoi abbattimenti e ridicolizzazione parte portante del racconto. Bella è una donna in un’epoca dove le donne non avevano diritti e libertà, mero oggetto nelle mani dell’uomo. Non è un caso quindi che inizialmente la donna non abbia praticamente capacità motorie e di linguaggio e che si affidi completamente agli uomini della sua vita – Godwin Baxter e Max McCandles prima e Duncan Wedderburn -, un rapporto di sottomissione che piano piano si sgretola con il progredire di Bella, che diventerà sempre più indipendente. Un’indipendenza che passa principalmente tramite la lettura ed il sesso.

Bella è una donna che riesce ad emanciparsi con le sue sole forze, guidata da una ferrea ed insaziabile volontà di scoperta. Proprio tale volontà le farà capire di essere più di un mero oggetto nelle mani degli uomini, tanto da ribellarsi a loro, a volte in maniera pacifica, altre usando tutta la sua astuzia e forza.

Affasciante mondo steam punk

Povere Creature! è un film che riesce ad intrattenere ed affascinare grazie ad una sceneggiatura stratifica, dai molteplici piani di lettura e capace di dare vita ad una vicenda che riesce ad intrattenere sin da subito. Una storia coinvolgente e divertente (nel più ampio senso del termine) dove non mancano sarcasmo e filosofia. Per quanto a volte la narrazione risulti compassata.

Il tutto condito dalla visione di Yorgos Lanthimos, capace di portarci nel pieno della vicenda grazie alla sua regia, in cui abbondano grandangoli che distorcono la realtà e a scenografie che richiamano De Chirico e Dalì, facendoci capire come ci si trovi in un mondo in parte irreale. Non sono da meno i fantastici costumi di Holly Waddington, un mix tra passato e modernità.

In stato di grazia il cast, guidato da una straordinaria Emma Stone. L’attrice premio Oscar per La La Land riesce a restituire al meglio l’evoluzione di una donna che reimpara a vivere e a riconnettersi col mondo e quindi con sé stessa. Willem Dafoe è un perfetto scienziato cinico ed entusiasmante, mentre Mark Ruffalo è ottimo nei panni di un avvocato tanto dissoluto quanto piagnucolone. Non è da meno il resto del cast composto da Ramy Youssef, Jerrod Carmichael, Christopher Abbott, Margaret Qualley e Kathryn Hunter.

In conclusione Povere Creature! è un film che riesce ad ammaliare grazie ad una storia grottesca e divertente, che nonostante una narrazione un po’ troppo dilatata riesce a tenere con gli occhi incollati allo schermo. Sicuramente da vedere, possibilmente in lingua originale.

Povere Creature! al cinema dal 25 gennaio distribuito da Walt Disney Studios Motion Pictures.

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Emanuele Bianchi

Appassionato di cinema, fotografia, teatro e musica sin da piccolo decide di farne il suo lavoro. Miyazakiano convinto, tanto da incentrare la sua tesi sul suo cinema, e divoratore di anime tanto da volere Eikichi Onizuka come professore al liceo, è uno Jedi come suo padre prima di lui e “nato pronto” e sì, anche un inguaribile nerd (pollice verso per coloro che non colgono le citazioni). Laureato in cinema presso il DAMS di Roma 3 e diplomato in fotografia presso il CST, negli anni ho collaborato con varie testate web di cinema. Giornalista pubblicista iscritto all'albo. Sempre in movimento, perennemente in ritardo. Co-Fondatore di PopCorn Society.

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