Guardiani della Galassia: ironia ed azione in pieno stile ‘80s
Il miglior cinecomic Marvel (insieme ad X-Men: Giorni di un futuro passato). Non c’è altro modo per definire Guardiani della Galassia (Guardinas of the Galaxy), nuovo film Marvel/Disney diretto da James Gunn e che finalmente arriverà anche in Italia, in anteprima nazionale all’interno di Alice nella Città, sezione collaterale del Festival di Roma, e dal 22 ottobre in tutti i cinema.
Terra, 1988. Il giovane Peter Quill (Chris Pratt), dopo la morte della madre, viene rapito dai Ravagers, un gruppo di pirati spaziali guidati da Yondu Udonta. 26 anni lo ritroviamo come pirata spaziale dal nome Star Lord, nome d’arte con cui Quill si presenta, sul pianeta Morag dove ruberà una misteriosa sfera che interessa anche al temibile Kree Ronan l’Accusatore (Lee Pace). Il Kree è disposto a tutto pur di mettere le mani sull’artefatto e poter così distruggere Xandar, capitale dell’odiato Impero Nova, tanto da mandare sulle tracce di Star Lord degli assassini.
Quill pur di non far cadere l’artefatto nelle mani di Ronan si alleerà con Rocket (Bradley Cooper), un procione mercenario dotato di una grande abilità nel maneggiare le armi e nell’ideare strategie di battaglia; Groot (Vin Diesel), un umanoide dalle sembianze di un albero con limitate capacità comunicative; la letale ed enigmatica Gamora (Zoe Saldana) e il vendicativo Drax il Distruttore (Dave Bautista). Riuscirà questo improbabile manipolo di eroi a salvare la galassia dalla furia di Ronan?
So 80’s
James Gunn porta sul grande schermo un cinecomic che ha l’anima dell’action movie anni ’80, sia per la presenza di numerose scene di lotta, inseguimenti, esplosioni e acrobazie di ogni tipo, sia per l’ironia che pervade tutto il film. Ma sopratutto per i suoi sgangherati protagonisti. In Guardiani della Galassia infatti assistiamo alle peripezie di un’Armata Brancaleone spaziale formatasi per puro caso, guidata da un millantatore, spaccone, spericolato e cinico Peter Quill, un vero e proprio guascone che ricorda molto il D’Artagnan di Dumas, al quale non ha nulla da invidiare.
Guardiani della Galassia è un prodotto che ha nelle scene action e nell’ironia le sue armi vincenti. Le scene d’azione – veramente spettacolari e ben coreografate – per quanto frenetiche sono molto limpide, si capisce perfettamente cosa sta accadendo (cosa che non sempre accade in film del genere, vedi Transfmormers 4), mentre la pungente (auto)ironia ha il difficile doppio compito di smorzare la tensione e dare modo allo spettatore di potersi “rilassare” durante la visione e di far capire che in fin dei conti si è davanti ad un cinecomic, un prodotto il cui fine ultimo è divertire ed intrattenere lo spettatore, e quindi da considerare come tale. Inoltre, finalmente, siamo di fronte a battute intelligenti e veramente divertenti – geniale quella su Kevin Bacon – che conferiscono al film quella leggerezza che farà divertire a pieno lo spettatore.
Personaggi interessanti
Punti di forza sono anche gli incredibili effetti speciali e una solida sceneggiatura che nonostante la molta carne al fuoco riesce a far si che la storia proceda senza intoppi e che ha nella caratterizzazione dei suoi protagonisti la parte migliore. Peter Quill/Star Lord è il prototipo del “coatto” anni ’80, un ragazzo che nonostante viva nella galassia si è “fermato” agli anni 80, e l’unico modo possibile per una ragazzo terrestre di sopravvivere in un universo popolato di gentaglia è comportarsi come i personaggi – spacconi – degli action movie con cui è cresciuto.
Gamora è un’assassina divenuta tale solo perché costretta e disposta a tutto pur di redimersi; Drax è un uomo divorato dal dolore, dalla rabbia e dalla sete di vendetta per la perdita della propria famiglia il quale capirà i suoi errori solo dopo aver compreso che vivere nel passato non serve a nulla, mentre Rocket e Groot sono un po’ la strana coppia del gruppo divenuti già cult.
Tanto ciarliero, sbruffone e cinico il primo – unica maniera che ha per far capire che anche i procioni sono letali – quanto taciturno e calmo il secondo, ma guai a far del male ai suoi amici. I cinque protagonisti non sono altro che un gruppo di disperati in cerca del loro posto nella galassia, posto che troveranno una volta venuti a patti con i loro demoni.
Divertimento assicurato
Personaggi le cui fragilità e punti di forza vengono rese al meglio dai loro interpreti, a partire da Chris Pratt che racchiude in se tutto il macismo, la sbruffoneria, il cinismo, l’autoironia e il pessimo rapporto con la disciplina tipica dei protagonisti action come Snake Plisken, Martin Riggs, John McClane e Axel Foley (solo per citarne alcuni).
Menzione d’onore al trucco di Dave White e alla colonna sonora – rigorosamente anni ’70-’80 con brani di Marvin Gaye, David Bowie, The Jackson 5, solo per citarne alcuni – che conferirà al film quel tocco di vintage che farà fare allo spettatore un tuffo nel passato e che inoltre sarà l’unico legame di Star Lord con la terra.
Guardiani della Galassia è un film vivace, (auto)ironico e che riesce a portare lo spettatore nel pieno dell’azione, impedendogli di staccare gli occhi dallo schermo. Un film che piacerà anche ai non amanti del genere. Imperdibile.